Se siete alla ricerca di personaggi femminili da amare capaci di farvi stare incollate allo schermo e riempire queste noiose giornate invernali, allora non vi resta che accendere la tv (o procurarvi i cofanetti delle serie tv più amate degli ultimi tempi). Mai come oggi i telefilm ruotano attorno a donne forti e indipendenti che sacrificano tutto pur di riuscire a conciliare gli aspetti più importanti della vita: felicità, amicizia, amore, passione, famiglia, soddisfazione personale e lavorativa, il tutto condito da un’invidiabile ironia e da uno splendido sorriso sulle labbra. Ecco a voi una breve lista di donne a cui sarà facilissimo affezionarsi e da cui c’è molto da imparare.
1) Lorelai Gilmore, star indiscussa della serie Una mamma per amica in onda dal 2000 al 2008. Madre poco più che trentenne, Lorelai è alle prese con la crescita della figlia Rory avuta alla tenera età di sedici anni. Il loro rapporto è speciale, basato sul rispetto, sull’amicizia e sulla complicità; i loro dialoghi sono veloci e brillanti, pieni di riferimenti all’attualità e alla cultura musicale degli ultimi decenni; la loro vita è impregnata delle stranezze dei compaesani, personaggi pittoreschi che rappresentano uno dei punti forti della serie. Lorelai è contemporaneamente un’ottima madre capace di trovare ogni mattina un valido motivo per alzarsi dal letto col sorriso sulle labbra; una buona complice verso l’amica e collega Sooky; una donna intrigante da corteggiare; una professionista ineccepibile capace di dirigere un hotel. Unica nota negativa nella sua vita spumeggiante sono i Gilmore, i genitori benestanti che vivono un’esistenza fatta di mondanità e antiche buone maniere, la stessa da cui lei è scappata a gambe levate dopo il parto. La vita di Lorelai Gilmore è proprio come lei, ricca di ironia, ottimismo, speranza, sorrisi e massime da imparare a memoria per affrontare i problemi di tutti i giorni.
2) Le sorelle Halliwell, protagoniste della serie Streghe in onda dal 1998 al 2006. Tre sorelle destinate a diventare le maggiori esponenti dell’eterna lotta tra il bene e il male, ovviamente nella categoria dei buoni. Tre ragazze tra i venti e trenta anni, orfane di madre e lontane dal padre, costrette a convivere con il dono della magia e a convincersi che sia possibile condurre una vita normale nonostante le continue interferenze degli inferi. Le loro esistenze sono scandite dal lavoro, dal rapporto fraterno e dall’amore, anche se quest’ultimo risulta più difficile del previsto data la presenza di angeli e demoni sexy e innamorati. Nonostante il continuo contatto con la morte, la paura del male, i tanti momenti di difficoltà e sconforto, il segreto di famiglia da nascondere e i rapporti complicati che ne derivano con l’altro sesso, le tre sorelle non perdono mai la forza di sperare in un futuro migliore, di sognare una famiglia propria e di combattere con determinazione contro il male che affligge gli innocenti di San Francisco. Della serie: se ce la fanno loro…
3) Le sorelle McLeod dell’omonima serie tv in onda tutte le estati sulle reti rai. Dopo la morte del padre, le due sorellastre McLeod si ritrovano a gestire la fattoria australiana avuta in eredità ed in particolare le difficoltà economiche che ne derivano. La singolarità è data dal team interamente al femminile che lavora per loro e con loro, combattendo quotidianamente con una realtà fatta di debiti e un ambiente lavorativo in cui predominano indiscussi gli uomini. I loro sforzi sono tutti indirizzati ad abbattere il muro del maschilismo che avvolge le proprietà vicine e tende a schiacciarle sotto il peso di un lavoro che per antonomasia non appartiene al cosiddetto sesso debole. Nonostante i continui ostacoli, le protagoniste riescono a condurre una vita dignitosa che regala ampio spazio anche all’amicizia e all’amore, riuscendo pian piano a farsi rispettare come donne, amiche, madri e professioniste, senza darsi mai per vinte e senza smettere di confidare nel futuro e nella bontà della gente che spesso le ripaga con la sola cattiveria. Un esempio di donne che non abbassano mai la testa anche quando la rovina è dietro l’angolo.