Oggi, a distanza di anni è ancora un simbolo di femminilità, un ideale che non può smorzarsi. Dopo di lei, tante altre bionde, tante imitazioni, ma in realtà sembra che nessuna sia riuscita a generare più nulla di simile. Dio creò la donna e la volle come lei.
Ciò confermare in parte che il divismo è finito con la Monroe e che oggi le dive non ci sono più.
La sua simpatia e malizia nel dichiarare i diamanti quali migliori amici delle donne,il suo modo di sorridere, di camminare oggi non può più essere eguagliato da nessuna.
Ma la sua reale identità fu sempre celata da un alone di mistero; nessuno poteva sapere cosa faceva Marilyn durante il giorno o la notte, quando abbandonava le vesti da diva per tornare ad essere una comune mortale. In epoca attuale i media hanno distrutto lo spazio del mito ed i suoi segreti. TV e giornali ci fanno apprendere tutto di tutti; un divo attuale è costretto ad esibirsi in continuazione rischiando così di consumare troppo in fretta la sua immagine agli occhi di un pubblico esigente che si stanca con facilità.
Oggi i divi sono persone che seguiamo passo dopo passo, di cui si sanno molte più cose che non dei nostri vicini di casa e addirittura dei nostri stessi familiari. Le divine del 2000 si mostrano in ogni loro aspetto.
Chi possiamo definire “diva” è senz’altro Sharon Stone.
Lei, la bionda fatale che ha sconvolto i sogni degli uomini con il suo modo di accavallare le gambe, che dopo una brutta malattia è riuscita a tornare più bella di prima, con forse più similitudini alle dive di una volta. Ma anche lei svela forse un’immagine che sa troppo di ufficio stampa.
C’è Demi Moore, forse più versatile, con più volti.
Da perfida seduttrice con lunghi capelli e minigonne vertiginose a donna soldato con testa rasata e anfibi. Da qui si apre l’abissale distanza dalla Monroe.
Marilyn aveva sposato Arthur Miller tra i più grandi intellettuali americani dell’epoca; Demi invece ha per marito Bruce Willis. Mentalità diverse, uomini diversi, incontri diversi.
Il noto fotografo Dauglas Kirkland che rivolse la sua carriera a ritrarre le più grandi star dello schermo,riteneva che la discrepanza fra ieri e oggi sta nel fatto che prima le dive conoscevano la storia del cinema, erano consapevoli di farne parte, oggi non più.
Le dive di oggi invecchiano prima.
Kim Basinger mostra già i segni dell’età e non compare fra le prime dieci attrici preferite dagli studenti delle superiori, come risulta da un indagine Censis realizzata ultimamente. Al numero uno troviamo Demi Moore quindi Sharon Stone, Jodie Foster, Julia Roberts, Michelle Pfeiffer, Maria Grazia Cucinotta, Nicola Kidman. Star esplose più o meno tardi.
Prima si era abituati a vedere l’intero arco di vita di un’attrice,dalla sua adolescenza fino alla sua crescita di donna e di attrice.
Un esempio lampante è quello della bellissima Liz Taylor . Una grande attrice con un magnifico viso da angelo su di un corpo normalissimo. Ecco un’altra prerogativa del cinema moderno: meglio un bel corpo che una bella recitazione. Così al posto delle attrici, si sono fatte largo le top model. Bellissime, ma nulla di più; in realtà non rappresentano niente. Splendidi involucri ma vuoti! Certo non sappiamo se all’epoca d’oro del cinema le grandi star fossero davvero persone eccezionali. Di certo c’erano registi che le sapevano plasmare. Fece così Van Stemberg con la Dietrich e così ha fatto Hitchcock con Kim Novak .
Il problema sta anche nel fatti che a gente vede la TV e va poco al cinema. Dunque la TV crea le celebrità. Troviamo presentatrici che firmano contratti miliardari come nemmeno la Dietrich riuscì a fare. In TV basta comparire un po’ di volte, guadagnarsi la simpatia del pubblico in modo da ottenere subito una notorietà incredibile.
Un tempo l’immagine dell’attrice emetteva luce, assicurava l’immortalità. Veniva assunta in cielo proprio perché attrice, perché sapeva immedesimarsi nel ruolo di un’altra persona e grazie a questo parlava alla parte profonda della gente riuscendo a farla immedesimare completamente all’interno del film.
Attualmente il successo passa da principesse a top model, passando per quello che oggi sono (purtroppo) il simbolo della nostra nazione: le veline, che altro non fanno che raffigurare loro stesse, mostrando ciò che la buona sorte le ha donato! Probabilmente sono più reali, ma non hanno e non donano magia, anzi la fanno perdere, seminano immagini fin troppo realistiche!