Il “calcio d’inizio” è stato affidato ad una videoconferenza alla quale sono intervenuti Maurizio Fugatti, presidente della Provincia Autonoma di Trento, Alessandro Andreatta, sindaco di Trento, Paolo Collini, rettore dell’Università degli Studi di Trento, il direttore del Festival Tito Boeri, l’editore Giuseppe Laterza, Innocenzo Cipolletta, coordinatore del Comitato Editoriale del Festival e Gregorio De Felice di Head of Research e Chief Economist di Intesa Sanpaolo. Gli interventi sono stati moderati dalla giornalista Eva Giovannini. Nel corso dell'estate si susseguiranno una serie di appuntamento in streaming centrati sul tema di quest’anno, crescita e ambiente, e soprattutto sugli avvenimenti che in poche settimane hanno cambiato il mondo e i cui enormi effetti hanno già iniziato a manifestarsi sull'economia globale.
A settembre-ottobre, infine, qualora fosse possibile, avrà luogo l’edizione “fisica” del Festival, con la presenza a Trento degli ospiti previsti e lo svolgimento, come di consueto, di incontri pubblici, eventualmente riadattati alle necessità poste dal Covid-19.
“E’ bello ritrovarci anche se per ora solo virtualmente – ha riconosciuto a sua volta Boeri – anche se mi mancano i passaggi per le strade di Trento, con le persone che ci fermavano per discutere. Quindi guardo anche con una forte aspettativa a settembre. Ma non potevamo non iniziare ora. All’inizio della pandemia tutte le energie si sono concentrate nell’appiattimento della curva dei contagi. Adesso dobbiamo affrontare un’altra emergenza, quella economica, che provoca una drammatica perdita di posti di lavoro. C’è bisogno come non mai di idee e stimoli concreti. Oggi ne parleremo con il commissario europeo Gentiloni, poi avremo il ministro Gualtieri e molti altri. Mancherà purtroppo il contributo di Alberto Alesina, che a questo evento ha dato moltissimo. Rivedremo alcuni dei suoi interventi negli archivi del Festival che apriremo nei prossimi giorni, sperando che soprattutto molti giovani decidano di accedervi”.
Infine il presidente della Provincia autonoma Fugatti, che nel dare il benvenuto a tutti coloro che animeranno il Festival trentino nei prossimi mesi, ha sottolineato come “sia un motivo di orgoglio per la nostra terra ospitare ancora una volta questo evento. L’anno scorso avevamo parlato di globalizzazione, nazionalismo e rappresentanza. A ben guardare c’è una sorta di continuità con ciò di cui ci occupiamo quest’anno, anche alla luce della grande popolarità che il tema ambientale ha conosciuto nel frattempo grazie a GretaThunberg e ai movimenti giovanili. Nell’ultima edizione avevamo analizzato questi temi anche alla luce del loro impatto sui territori, dei loro effetti sulla dimensione locale. Il Coronavirus è nato in un luogo geografico ben preciso, dalla forte caratterizzazione simbolica: la Cina, che oggi è leader mondiale della globalizzazione, ma in un mercato, una estensione quindi del mondo rurale. Anche questo deve farci riflettere. Avremo con noi quest’anno molti ospiti illustri per tornare a ragionare su questi temi, fra gli altri di nuovo l’ex-ministro Tremonti. Il confronto ospitato a Trento sarà senza dubbio molto stimolante e molto utile. Il Trentino darà di nuovo il suo contributo alla sua dimensione nazionale e internazionale”. (mp)