Ne discutono gli interessati come le case farmaceutiche, i medici, i produttori di curativi alternativi e gli erboristi, ma ne parlano anche i non interessati, perché alla fine il problema di valutare la opportunità di un farmaco riguarda tutti, non solo gli addetti ai lavori. Tuttavia una recente rilettura in merito alla prescrizione dei farmaci viene proprio dalla Agenzia del Farmaco.
Pare infatti che non tutti i malati (non gravi o non cronici) siano sempre così solerti nel ricorrere al medico solo se necessario e nell’assumere tutti i farmaci prescritti. Da una recente indagine fatta nel settore infatti, risulta che ci sono due categorie di persone che, per motivi del tutto diversi, abusano del servizio sanitario o non seguono le indicazioni terapeutiche.
Le due categorie sono le seguenti: da una parte coloro che ricorrono al medico o al Pronto soccorso anche per problemi che non richiedono un intervento sanitario così forte, dall’altra coloro che si recano dal medico ma non seguono le prescrizioni.
In entrambi i casi si tratta di un abuso. Nel primo caso si tratta di un abuso al sistema sanitario, sono molte le occasioni in cui le persone potrebbero rivolgersi semplicemente al farmacista, utilizzando i farmaci di auto-medicazione o sfruttando le terapie alternative (piccoli traumi, mal di testa, raffreddori). Nel secondo caso, più grave, coloro che si recano dal medico, si fanno prescrivere dei farmaci, ma non iniziano o non portano a conclusione la cura.
Della prima categoria tendenzialmente si occupano la politica e la opinione pubblica, discutendo del problema relativo alle code ai Pronto Soccorso e dal Medico Curante per motivi inesistenti. Per il secondo caso invece se ne occupa la stessa Agenzia del Farmaco, facendo monito agli utenti di porre le questioni terapeutiche direttamente al medico.
Se ci sono dubbi, poca fiducia, poca volontà terapeutica, medicine alternative, va detto al proprio medico prima che questi prescriva il farmaco e lo faccia acquistare inutilmente. Questo per due motivi essenzialmente: il primo motivo è che il Medico Curante deve sapere che cosa state assumendo per poter costruire il vostro caso clinico, il secondo perché l’acquisto di farmaci con ticket che non userete è uno spreco sia economico che di servizio, poco educato nei confronti del resto della popolazione, a cui le cure, magari, servono davvero.