Una pietanza che vi metterà in luce in cucina con indubbia originalità? Ecco una idea: le “Sarmale” con foglie di vite o in alternativa con foglie di cavolo verza. Come preparare degli involtini e stupire tutti.
Ingredienti per l’involto:
Foglie di vite o cavolo verza
Ingredienti per il ripieno:
3 etti di carne macinata di agnello
2 cipolle
2 etti di farina
Prezzemolo
1 carota
1 pomodoro
Olio
Sale e pepe
Utensili:
Un pentolino, un pelapatate, un mixer, un coltello, un cucchiaio, una pentola, un tagliere per la lavorazione
Prima di tutto bisogna prendere le foglie di vite fresca (o le foglie di cavolo verza) e metterle a bollire in salamoia in un pentolino, con qualche goccia di limone per ammorbidirle.
Nel frattempo pelate le carote e mettetele a tritare nel mixer insieme agli altri ingredienti per il ripieno fino a ottenere un amalgama spesso non tropo frullato. In una pentola mettere a stufare il ripieno fino a che ha raggiunto i tre quarti della cottura.
Togliete ora le foglie messe a bollire che dovranno avere una consistenza abbastanza molle e una colorazione più scura, tipica della cottura finita.
Ora posizioniamo su un tagliere una a una le foglie di vite, mettendoci all’interno un mucchietto di ripieno a piacere, arrotoliamo per bene i lati della foglia e poi la punta in modo da ottenere un involtino chiuso con all’interno il condimento.
Fatti tutti gli involtini prendiamo una teglia e sul fondo unto si posizionano delle foglie di vite: i rotolini vengono accomodati nella pentola, in seguito si aggiunge dell’acqua fino a che si copre il fondo in modo che non si scottino troppo le foglie del rotolino.
Mettere ora a cottura sul gas e procedere fino a che non si sente l’inconfondibile profumo delle “Sarmale”; la cottura dura circa una ventina di minuti a fuoco medio.
Ora per servire è simpatico mettere una foglia fresca di vite e accomodare i rotolini, avendo cura di ricoprirli con il loro sugo e un pizzico di sale.
Questa ricetta è originaria dell’Armenia, tuttavia è molto usata anche in Romania, in Russia, in Francia e in Argentina. Questa versione è stata consigliata da due cuochi Olga e Viktor.