Succhiotto o no? Via entro i primi due anni
Tutti i genitori lo sanno: i bambini piccoli hanno la caratteristica di amare o di odiare il ciuccio, nel primo caso diventa un problema trovare un'alternativa al seno e al biberon, perchè il neonato fatica al palliativo e tende a diventare nervoso e rigettare il ciuccio, nel secondo caso diventa un problema perché non va bene che il ciuccio sia nella bocca del neonato tutto il giorno a distanza dai pasti, a maggior ragione dopo un certo periodo, e vediamo insieme il perché.
Il ciuccio ha un effetto consolatorio sul neonato, serve per sostituire il seno, dopo i sei mesi il biberon o la tettarella, lasciando però una presenza continua che rende sereno il piccolo.
Inoltre nei primi mesi di vita aiuta a conformare la bocca e a prevenire il retroverso della lingua, in alcuni casi cioè si ritiene che la giusta posizione insieme al ciuccio consentano di sviluppare la forma del palato, di inghiottire correttamente la saliva e di non rischiare di soffocare per il gioco della lingua nel sonno.
Superate però queste fasi, non dopo i nove mesi, quando il bambino usa il biberon in modo naturale, molti neonati cominciano ad abituarsi a stare senza ciuccio, mentre altri continuano a chiederlo. Per questo secondo gruppo di bambini, va presa in considerazione la ipotesi di un progressivo distacco dal ciuccio, specialmente se questo servisse per il sonno .. il rischio è che la mandibola in continuo movimento e il continuo succhiare causino problemi con lo sviluppo muscolare mandibolare e del palato (i buoni risultati progressivamente si possono invertire).
Il ciuccio andrebbe comunque tolto completamente entro i primi due anni, a patto che questo non sia sostituito dal pollice o da una copertina o un pupazzo, che non possono essere sostitutivi dello sviluppo della capacità di stare senza ciuccio.