Come nasce un libro?
Come nasce un libro?
Tutti noi siamo abituati a trovare i libri in librerie, biblioteche e supermercati, ma pochi sanno realmente come un libro viene “creato”, quali passaggi deve subire per diventare a tutti gli effetti un prodotto commerciale. A questo proposito, proverò a svelare cosa succede “dietro le quinte”, semplificando il più possibile.
Per prima cosa, l’aspirante scrittore, una volta terminato di comporre la propria opera, contatta le case editrici. Di solito le case editrici richiedono di inviare il manoscritto via email (in formato word o pdf), insieme a una sinossi (ovvero un riassunto dell’opera) e a una biografia dell’autore.
A questo punto, all’interno della casa editrice, il redattore incaricato della valutazione dei manoscritti lo leggerà e compilerà una cosiddetta scheda di valutazione. Nelle case editrici di grandi dimensioni il manoscritto viene letto contemporaneamente da più persone, che formano il “comitato di lettura”.
Nella valutazione vengono considerati vari elementi:  trama, scorrevolezza del testo, capacità di tenere viva l’attenzione del lettore, errori di sintassi, costruzione dei personaggi, descrizioni e così via. Insomma, viene fatta una vera e propria radiografia del testo. Ovviamente, ogni casa editrice decide cosa pubblicare e cosa no, non solo per quanto riguarda la scelta della singola opera, ma anche per quanto riguarda il genere. Ad esempio “Il Mulino” pubblica saggi, manuali, testi universitari, ma sicuramente non romanzi né poesie, quindi è bene anche scegliere con cura a chi inviare il proprio manoscritto.
Se l’editore, in base al resoconto dei redattori, decide di pubblicare l’opera, lui e l’autore firmano il contratto di pubblicazione, che varia a seconda della casa editrice (alcune richiedono un contributo economico all’autore, altre no). Nel contratto sono stabiliti i diritti e doveri delle due parti, compresa la data di pubblicazione effettiva dell’opera.
Lo step successivo è quello della correzione del testo. Non fatevi ingannare da chi sostiene che l’opera è scritta bene, che l’ha riletta più volte e così via. Anche ai professori universitari capita qualche errore, involontariamente. In questa fase il redattore segnala gli errori o le imperfezioni, e insieme all’autore il testo viene riguardato e “pulito”. Di solito di fanno almeno tre giri di bozze.
Una volta che c’è il testo definitivo, si passa all’impaginazione, in base ai criteri della casa editrice e della collana nella quale verrà inserito il libro.
Dopodiché il grafico si occuperà di comporre la copertina, e parallelamente un redattore si occuperà di scrivere il testo che troviamo nella cosiddetta “quarta di copertina”, ovvero il retro del libro, e le eventuali bandelle.
Al titolo viene assegnato un codice ISBN e inserito nel catalogo nazionale dei libri. Affinché un testo venga considerato a tutti gli effetti una pubblicazione, devono esserne spedite due copie alla Biblioteca Nazionale di Firenze e altrettante in quella di Roma.
Dopodiché si procede con la distribuzione nelle librerie, ed ecco a noi il prodotto libro!
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