Perché il jazz?
Il jazz per me è libertà d'espressione: rappresenta la possibilità di far emergere la propria personalità ed il proprio senso estetico attraverso le note. Ogni persona ha gusti musicali e determinate preferenze che possono essere liberamente espresse, in maniera unitaria, attraverso questo linguaggio musicale. La cosa più grande del jazz è l'improvvisazione. In termini tecnici, è l'unico linguaggio che possiede orizzonti sconfinati e che, quindi, dà la possibilità di comporre istantaneamente nuove melodie, anche di estrazione diversa, ogni volta che suoni ( ad esempio, le esperienze etniche e, per quanto mi riguarda, le contaminazioni mediterranee). In conclusione, il jazz rappresenta la possibilità di mettere in gioco se stessi, riattualizzando ogni volta la propria realtà.
Se dovesse spiegare a un bimbo incuriosito attraverso un disegno la sua musica, cosa disegnerebbe e perché?
Ad un bambino sicuramente proverei a disegnare spazi infiniti: orizzonti lontani che facciano da sfondo a un paesaggio marino o ad una strada che in prospettiva si allunga all'infinito facendo solo immaginare possibili mete attraverso un viaggio con lo spirito dell'esploratore in cerca di terre e genti da conoscere.
Quanta poesia c'è in una melodia e quanta melodia c'è in una poesia? Come è nato il suo album "free ways"?
Per me ce n'è tanta quanta l'individuo percepisce secondo la propria sensibilità, secondo i suoi canoni estetici dettati dal contesto in cui è vissuto e dagli stimoli interiori ed esterni che ha avuto. Ogni disco è in realtà un punto fermo della vita musicale di un artista.
Significa immortalare in quel momento la sua maturazione musicale, fissando una delle tante tappe che formano il percorso di un artista. Nel caso specifico di "Freewais", il CD è nato, come quello precedente, dall'esigenza di esprimere me stesso e il mio vissuto musicale. Nasce dall'insieme dei
vari brani, ciascuno dei quali ha un significato proprio, ma tutti fanno parte dello stesso discorso che io ho voluto esprimere: libertà compositiva, priva di condizionamenti imposti, a volte da etichettature di generi musicali ben definite.
Com'è nata la canzone "blusette" e cosa l'ha ispirata a comporre "ricordi"?
Il brano "Blusette"è stato scritto dal mio amico batterista, Peppe La Pusata. E' nato a tavolino ed è un blues in 7/8, da questo," blu- sette". Il brano "Ricordi" è la mia prima creatura musicale, la mia prima composizione e risale al 1991, anche se solo in occasione dell'uscita di "Freewais" ho potuto inserirlo (per motivi di scaletta). Il titolo stesso ha a che fare con quello che facevo e vivevo in quegli anni.
Se dovesse scegliere di essere uno strumento musicale, quale sarebbe e perché?
Credo di non immedesimarmi in nessun tipo di strumento in particolare perché sono convinto che essi sono soltanto un mezzo per produrre quella meravigliosa ed invisibile entità architettonica che è la musica.
Il musicista è e sarà sempre un gradino al di sotto di questa.