Il 28 maggio del 2021 è la data di uscita di “Cult pop” il secondo disco di Cardo per l’etichetta Dischi Rurali e distribuito da Artist First. Il disco è il manifesto del genere cult pop, concentra tutta l’estetica, la narrazione e la filosofia dietro al concetto di cult nella musica, uno stile ideato e contestualizzato dal cantautore di Benevento. “Cult pop” - non a caso la scelta chiara del titolo a voler delineare i principi di questa corrente musicale - è un disco di otto tracce e contiene i singoli “Se insisti te lo do”, “Quanti te ne fai”, “Presto lo vedrai”, “Unità”, singoli che hanno consacrato Cardo come fautore e ideatore del genere cult pop in Italia.
Un disco che alterna tracce con testi irriverenti e dall’attitudine rock a ballad più romantiche, lasciando intendere nella scrittura di Cardo sia il lato irriverente, sfacciato e provocatorio, sia una sensibilità romantica e mai banale. Le canzoni hanno sempre un punto di vista molto personale. Canzoni come “Se insisti te lo do” o “Quanti te ne fai” possono essere cantate solo da Cardo nel panorama indipendente italiano. Questo denota uno stile del tutto personale e la scelta di una strada che ancora non era stata percorsa.
Un disco personalissimo, fatto di sonorità senza tempo che abbracciano gli anni ‘70, ‘80 e ‘90, c’è il germe cult dei tre decenni che hanno scritto la storia del rock e l’animo rock di Cardo è ben percepibile in tutto il disco.
Cardo segue il suo linguaggio, il suo stile, la sua poetica cult fatta di testi irriverenti e provocatori che ben lo contraddistingue da tutti gli altri cantautori. Cardo è sia rock che pop nelle intenzioni e nel sound e senza inseguire le mode ha creato una sua estetica indipendente ma anche popolare, moderna ma anche cult.
Focus track inedita: Milano – Forlì
Cardo è un cantautore della provincia di Benevento. Il nome è un omaggio al cardo, fiore simbolo della Scozia perché è qui che durante un viaggio iniziò a scrivere le sue canzoni. La canzoni di Cardo evocano le atmosfere romantiche e sognanti dei primi anni ’90, dei film cult e delle serie TV di quegli anni. Sensibilità, irriverenza e unione del gusto retrò al contemporaneo sono il suo marchio di fabbrica. Per la prima volta in Italia riguardo alla sua musica si è parlato di cult-pop, aprendo così ad una nuova poetica nel nostro Paese e facendo di lui il principale fautore di questo genere.