Vacanze a metà: Italia tra crisi e pioggia
Un'estate che termina e la sensazione che l'insoddisfazione da maltempo e da crisi economica si sia riflettuta su qualcosa di concreto: le vacanze che per molti non ci sono state o sono state poco soddisfacenti.
Ecco allora che il luogo dove potevano trovarsi le lamentele maggiori non poteva che essere il social netowork e facebook, dove infatti si sono pubblicate centinaia di foto che ritraggono momenti urbani ed extraurbani di selvaggia amministrazione italiana.
Il primo caso a fare capolino il parcheggio delle auto nelle spiagge libere, che ha fatto un certo scalpore per via dell'insolita abitudine, in tempi moderni, così non sarebbe stato, invece, una ventina di anni fa, quando tutto ciò era considerato normale.
Sempre in questa strana estate è stata la volta delle proteste per i prezzi e per il servizio offerto dai trasporti pubblici marittimi ed aerei italiani, pare che il popolo italiano si renda cioè conto dei problemi dei servizi pubblici solo quando è toccato direttamente, il caso delle isole "isolate" da oltre 15 giorni o quasi (la Sardegna) è il più emblematico per i turisti.
Infine la mancanza dei servizi per turisti ecologici: ciclisti e camperisti, che sempre più spesso si trovano ad adattamenti selvaggi che vanno contro ogni buona etica civica.
Ecco allora per quanto concerne la convivenza con i turisti connazionali, il resoconto completo di questi tre mesi di pioggia e di crisi, che hanno pigiato molti italiani in suolo patrio, facendo emergere per l'ennesima volta i problemi dell'Italia.