Dobbiamo parlare delle star e fare tanto "gossip". A sostenere questa tesi è il sociologo famoso più anziano e più popolare del mondo, Zygmunt Bauman, 89 anni, intervenuto al Festival della Filosofia del 2014 e sempre in prima linea a dettare legge in fatto di costume e di norme sociali condivise.
Non si tratta di uno scherzo o di una battuta di stile, si tratta di una tesi accreditata anche dalla letteratura sociologica.
Quando ci apprestiamo a fare del gossip in assolut facciamo tre operazioni: la prima è socializzare, cioè parlare di tematiche generiche che riguardano le persone, insieme alle persone che conosciamo; la seconda è fare analisi, cioè dare un parere in merito a una situazione o a un fatto che potremmo ribaltare sulle nostre vite.
La più importante, quella che sostiene il sociologo, è la terza operazione: facciamo comunità, condividendo dei valori e delle idee che rendono più solido il tessuto sociale.
Insomma, dovremmo imparare dai ragazzini e adeguarci ai tempi moderni? Secondo la sociologia sì, cioè dovremmo usare quello che interessa i più per rinsaldare i rapporti e le idee che ci riguardano.
Perplessità a parte resta comunque la verità, che parlar bene o male, più spesso male, di qualche VIP, consente di ridere insieme e di condividere idee senza offendere nessuno, mentre il rischio umano è quello di giudicare il prossimo.
Ma il passo successivo potrebbe essere importante più del precedente: per essere forti è davvero necessario giudicare qualcosa? Forse alza l'autostima, certo, ma non è poca cosa il nemico immaginario?