Abito da sposa: un contest vinto alla follia
L'abito da sposa non è detto che sia sempre corrispondente a un dissanguamento economico che coinvolge la famiglia in spese che vanno dai 2 ai 5 mila euro più o meno, per essere carine il giorno del SI.
Certo, non si pretende che tutte le donne seguano questo esempio, anche perché diventerebbe banale, però fa bene riflettere sul fatto che chi non può permettersi un abito milionario può puntare a vestiti fantastci che si possono poi trasformare in abiti da giorno o da sera. Da un ottimo vestito da sposa si possono poi creare con l'aiuto di un sarto diversi abiti da giorno. Contando che le nostre lettrici non siano parte della schiera di donne che preferiscono il noleggio o che chiudono in naftalina il vestito come se fosse un portafortuna, parliamo di abiti, di vestiti, che vanno e vengono, quindi non demoralizziamoci se non abbiamo da parte qualche soldo per il vestito e diamoci da fare.
Deve essere questa l'idea che ha mosso Olivia Mears, studentessa americana di Belle arti, a partecipare al Dress Contest per la creazione di un abito da sposa folle e alternativo, per il giorno più importante della sua vita.
L'abito ha vinto il primo premio all'Annual Cheap Chic Toilet Paper Wedding Dress Contest ed è stato realizzato, badate bene, quasi interamente, in carta igienica. I rotoli usati sono 11 della più bella carta mai vista. 20 le ore di lavoro e una classe che non lascia certo indifferenti.