Giorgio Armani per il 2016 annulla i canoni sessuali della moda
Giorgio Armani per il 2016 annulla i canoni sessuali della moda
Giorgio Armani, per la Campagna 2015/16 ha abbattuto l'ultima frontiera della moda: uomini e donne sfilano insieme, per una moda che uniforma alcuni canoni, come ad esempio il tweed da donna e il kajal da uomo, mescola i tagli di capelli, mantiene la femminilità e la mascolinità nei profumi e nei particolari, azzera le differenze.
Armani è il primo a farlo con normalità, senza puntare alla omologazione del sesso per questioni genetiche, ma parlando solo ed esclusivamente di canoni, cambiati nel tempo, vissuti con neutralizzazione delle idee e con differenziazione delle forme.
Insomma, maschio e femmina sono un concetto fisico e non un concetto d'immagine, è il corpo a determinare chi è maschio e femmina, mentre il giudizio è universale.
Farà sicuramente parlare molto di sé questa iniziativa, che per la prima volta nella storia unisce i due sessi, peraltro tendenzialmente appoggiando i canoni classici dell'eleganza d'ufficio, quella del lavoro e della quotidianità, eliminando invece le forme estrose.
Una generazione omologata o una generazione che punta alla standardizzazione estetica come annullamento della competizione e gioco di scambio? Giorgio Armani ha voluto fortemente tale campagna, puntando su uno standard altissimo di eleganza e di forma, lontano da ogni interpretazione deviante e morale. Solo moda, solo persone. Uomini e donne.
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