Il gatto di Man
La leggenda del Gatto di Man, originario dell’omonima isola, situata tra l’Inghilterra e l’Irlanda, narra di come il felino fu vittima dell’Invincibile Armada di Filippo II di Spagna, formata, come si evince da alcune fonti storiche, non solo da soldati ma anche da pirati. Sempre secondo la leggenda, quest’ultimi avrebbero tagliato le code di tutti i gatti dell’isola per adornare i loro cappelli. A seguito di queste crudeltà ebbe inizio una rivolta “gattesca” in cui le madri-gatto decisero di far nascere i loro cuccioli senza coda...
Un’altra leggenda sul Gatto di Man narra di quando, durante il Diluvio Universale, due gatti si presentarono all’imbarco dell’Arca di Noè. Giunti in ritardo, salirono a bordo nel momento in cui la porta si stava per chiudere, lasciando fuori metà della loro coda. Questa leggenda giustifica perchè tale razza sia dotata di una piccolissima coda formata da da solo quattro vertebre.
Il Gatto siamese
Narra una leggenda, che il primo gatto siamese fosse strabico e che avesse la coda piegata. Questo perchè le principesse di sangue reale Thai, prima di fare il bagno, infilavano i loro preziosi anelli nella coda del gatto, annodandola, in modo che non andassero perduti. La conseguenza fu che la coda rimase piegata mentre lo strabismo era dovuto al fatto che il gatto controllava costantemente gli anelli.
Sempre a proposito dei gatti siamesi, quelli che vivevano alla Corte di Pragadi Pok, il re del Siam, erano custoditi così gelosamente che vigeva la pena di morte per coloro che tentassero di rubarli. Alla morte del sovrano, fu rispettata la sua volontà di preservare questa razza principesca, finché un inglese, Owen Gould, riuscì a corrompere un guardiano con un congruo compenso, ottenendo una bellissima coppia di gatti reali che nel 1891 furono esposti per la prima volta al pubblico al Crystal Palace di Londra.