
“Ti amo” ripetuto 14 volte senza pausa, come un mantra, come un urlo silenzioso. Sussurrato, urlato, scritto nell’acqua e cancellato dalla pioggia. Si apre così la platinum version di “Anche se Piove”, il nuovo singolo della giovane cantautrice comasca Shaza, che segna il suo esordio discografico ufficiale con Watt Musik Records, sotto la produzione di uno dei nomi più rilevanti della musica italiana: Roberto Costa.
Una dichiarazione ostinata e fragile, un atto d’amore gettato nel vento, che in questa nuova veste prende forma grazie alla produzione di Roberto Costa: bassista, arrangiatore e produttore di riferimento della scena nazionale, che ha plasmato il suono di Lucio Dalla, al suo fianco per oltre trent’anni. Nel suo percorso anche Ron, Ivan Graziani, gli Stadio, Luca Carboni, Matia Bazar, Mina e Gianni Morandi. Una carriera che attraversa decenni di musica italiana, oggi al servizio di una nuova generazione.
Quella di Shaza è la lettera mai letta di una ragazza che si sente invisibile. Lo si intuisce da un dettaglio, un inciso tra i versi lasciato quasi in disparte, eppure impossibile da ignorare: «Gli scrive una lettera ma l’acqua la scioglierà». È la voce di chi aspetta senza farsi notare, di chi ama senza clamore, senza essere visto. Una protagonista maldestra e disarmata, goffa e sincera, che rincorre un amore distratto e inciampa nel tentativo di spiegarsi, di farsi sentire. Le parole ci sono, ma si perdono. Come se non bastassero mai.
«Anche se piove e scompaiono le mie parole, il mio amore per te non muore». Una dichiarazione che non chiede risposta, e che trova forza proprio nel silenzio. Perché anche quando tutto svanisce, l’amore resta. E scriverlo — anche se nessuno lo leggerà — è già un modo per non perdersi, per restare fedeli a ciò che si prova. Perché certe parole, anche se si dissolvono, dicono di più di chi le ha scritte che di chi le riceve.
Con questa Platinum Version, Shaza rilegge una canzone già pubblicata nel 2023, affidandola alla sensibilità musicale di Costa. Ne nasce una ballata a mezz’aria tra esitazione e coraggio, dove l’arrangiamento lascia spazio al respiro del testo, senza forzarlo. È un passaggio di crescita, di maturazione consapevole, che racconta una diciassettenne capace di usare la musica per nominare ciò che non trova posto altrove. Con una nuova lucidità: quella di saper scegliere le parole, e il modo giusto per farle arrivare.
In un’epoca in cui si parla di iperconnessione ma cresce l’isolamento tra i giovani, “Anche se Piove (platinum version)” diventa la voce di chi non viene ascoltato, portando al centro una dinamica fin troppo comune tra gli adolescenti: l’amore non corrisposto, l'invisibilità percepita, il bisogno di esprimersi anche quando non si attende una risposta. Secondo l’ISTAT, infatti, oltre un terzo degli adolescenti italiani tra i 14 e i 19 anni ammette di sentirsi spesso escluso nei contesti sociali. Un disagio che si acuisce ancora di più quando si parla di sentimenti.
Un terreno comune che Shaza conosce bene:
«Questa canzone nasce da quella sensazione di urlare qualcosa che però non viene ascoltato – racconta –. Ho sempre pensato che, anche se il mio messaggio si perdesse nella pioggia, valesse comunque la pena scriverlo. Perché certe parole servono prima di tutto a chi le dice.»
“Anche se Piove (platinum version)” si fa simbolo di chi scrive lettere senza risposta, di chi ama senza far rumore, di chi lotta per un’emozione, anche quando tutto sembra suggerire il contrario.
Shaza non è solo una cantautrice. Studentessa al liceo artistico di Appiano Gentile (CO), coltiva la musica parallelamente all’arte visiva, e questo approccio si riflette nella costruzione dei suoi brani: ogni parola è scelta come un colore su tela, ogni suono è un dettaglio che compone un’immagine.
Questa visione attraversa anche il videoclip ufficiale del brano, prodotto da Antonio Isaldi per IsyFilm e diretto da Jordan BK, che trasla sul piano visivo quell’universo interiore fatto di attese, lettere sciolte dall’acqua, treni persi. Un’estetica che richiama la malinconia romantica di un certo cinema europeo, tra le atmosfere sospese di Kieslowski e i silenzi narrativi di Rohmer.
È da questo intreccio tra musica e identità che nasce un percorso nuovo: a diciassette anni, Shaza firma con una label indipendente che scommette sul valore narrativo e creativo del progetto. Non un’operazione costruita a tavolino, ma l’inizio di un cammino che affonda le radici nella verità di chi scrive per orientarsi, anche perdendosi dentro il proprio disordine.
«Non canto mai qualcosa che non ho provato davvero – spiega l’artista, in conclusione –. Per me scrivere è come trattenere il respiro finché non trovi la parola giusta. E quando arriva, senti che puoi ricominciare a respirare.»
Con “Anche se Piove (platinum version)”, il messaggio arriva senza fragore, ma resta. Esistono ancora canzoni che non cercano di convincere, ma semplicemente di esserci. Anche se piove.