Beatrice Campisi presenta L'ultima lucciola
Beatrice Campisi presenta L'ultima lucciola
Beatrice Campisi
torna con un nuovo progetto:
“L'ultima lucciola”

Un disco, in italiano e in dialetto siciliano, accompagnato da un libro di poesie e illustrazioni che cerca di aprire una finestra su sé stessi e sulle ingiustizie del mondo.

Disponibile a partire da oggi.
Online anche il videoclip di "Elanbeco"
Una raccolta di testi, in versi, accompagnati da illustrazioni di Elisabetta Campisi e arricchiti dalla registrazione di un album omonimo, ispirato alle poesie stesse. Questo è il cuore di “L'ultima lucciola”, il nuovo progetto letterario e discografico della cantautrice siciliana Beatrice Campisi, disponibile in digitale a partire da oggi per Mezzanotte e Edizioni Underground? (distribuzione fisica IRD e digitale Believe Digital). In contemporanea, è online il videoclip di “Elanbeco” (realizzato da Lù Magarò), un brano che si ispira alla grande tradizione popolare e si chiude con un’antica filastrocca in dialetto siciliano. Dopo la presentazione in anteprima al teatro Lanterna di Siziano (Pavia), i prossimi appuntamenti saranno il 5 aprile all’Arci Pessina di Milano (full band) e il 13 aprile all’Arci Aurora di Firenze, in acustico.

 


Beatrice Campisi
torna con un nuovo progetto:
“L'ultima lucciola”

Un disco, in italiano e in dialetto siciliano, accompagnato da un libro di poesie e illustrazioni che cerca di aprire una finestra su sé stessi e sulle ingiustizie del mondo.

Disponibile a partire da oggi.
Online anche il videoclip di "Elanbeco"

ASCOLTA ALBUM
Una raccolta di testi, in versi, accompagnati da illustrazioni di Elisabetta Campisi e arricchiti dalla registrazione di un album omonimo, ispirato alle poesie stesse. Questo è il cuore di “L'ultima lucciola”, il nuovo progetto letterario e discografico della cantautrice siciliana Beatrice Campisi, disponibile in digitale a partire da oggi per Mezzanotte e Edizioni Underground? (distribuzione fisica IRD e digitale Believe Digital). In contemporanea, è online il videoclip di “Elanbeco” (realizzato da Lù Magarò), un brano che si ispira alla grande tradizione popolare e si chiude con un’antica filastrocca in dialetto siciliano. Dopo la presentazione in anteprima al teatro Lanterna di Siziano (Pavia), i prossimi appuntamenti saranno il 5 aprile all’Arci Pessina di Milano (full band) e il 13 aprile all’Arci Aurora di Firenze, in acustico.

Si tratta di un percorso narrativo, fatto di testi, musiche e immagini, che cerca di aprire una finestra su sé stessi e sulle ingiustizie del mondo. Un viaggio fra brani in italiano e in dialetto siciliano con un impasto sonoro che si muove tra folk-rock, pop e radici mediterranee.

L'ispirazione per la scrittura e la realizzazione grafica e musicale nasce da semplici suggestioni, che cercano di aprire una finestra su sé stessi e sulle ingiustizie del mondo, sul senso più astratto e simbolico della realtà, con una sorta di estraneità lucida, che si lega a oggetti e luoghi concreti, poi trasfigurati in impressioni fugaci. Si tratta di uno stile introspettivo, che punta all’essenza attraverso tinte cangianti e una forte predominanza di energia femminile.

La suggestione per il titolo, nasce dalla lettura di un articolo di Pier Paolo Pasolini, noto come "L’articolo delle lucciole", uscito sul Corriere della Sera nel 1975, a pochi mesi dal brutale assassinio dello scrittore. Pasolini paragona metaforicamente "il vuoto del potere" (titolo originale dell'articolo) di quegli anni di violenza sociale in Italia, alla progressiva scomparsa delle lucciole a causa dell'inquinamento. Una frattura insanabile, che, nell’immaginario della Campisi, lascia spazio a un fragile filo di speranza, "una scia d'illusione [che] rimane a lampeggiare / come l’ultima lucciola / in mezzo allo smog".


www.beatricecampisi.it
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